– Si celebra oggi – martedì 5 dicembre – la Giornata Mondiale del Suolo, ideata e promossa dalle Nazioni Unite dal 2014 con l’obiettivo di sensibilizzare e informare circa l’importanza della tutela del suolo e di una sua gestione sostenibile.
Fondazione Cariplo sostiene i valori della giornata e, tramite le Strategie di Transizione Climatica redatte e finanziate, ha messo in atto interventi di rinaturalizzazione, depavimentazione e restituzione della permeabilità del suolo, insieme ad enti, istituzioni e amministrazioni comunali dei territori coinvolti nelle Strategie.
“I dati sul consumo di suolo parlano chiaro ma le azioni concrete sono ancora troppo poche e scollegate tra di loro perché possano avere un impatto rilevante su ampia scala. Il suolo è una risorsa preziosissima da curare con estrema attenzione. Aree verdi e superfici forestate possono, ad esempio, contribuire a mantenere le nostre città più fresche d’estate o ad assorbire maggiormente i violenti acquazzoni sempre più frequenti. Inoltre, gli spazi verdi possono offrire scorci di bellezza importanti e una maggiore salubrità nella qualità della vita. Per questi motivi tramite F2C – Fondazione Cariplo per il Clima stiamo sostenendo 8 Strategie di Transizione Climatica, tramite le quali i territori coinvolti stanno realizzando anche interventi per la tutela e per la depavimentazione del suolo” dichiara Elena Jachia, Direttrice Area Ambiente di Fondazione Cariplo.
Recentemente il Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) ha delineato il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo, evidenziando uno scenario allarmante: lo scorso anno sono stati consumati 77 chilometri quadrati di suolo (+10% rispetto al 2021), situazione che aggrava la problematica delle città sempre più calde e soggette a danni provocati da eventi atmosferici improvvisi e violenti (allagamenti, esondazioni, caduta alberi, ecc.).
Assumono dunque un’importanza ancor maggiore le azioni di tutela e riqualificazione del suolo contenute nelle Strategie di Transizione Climatica promosse da Fondazione Cariplo. Di seguito nel dettaglio alcune tra le più salienti.
Brescia – Un Filo Naturale –
Con la STC Un Filo Naturale a Brescia sono stati portati a termine interventi di forestazione e costituzione di nuovi habitat, come quelli di in via Malga Bala, via San Polo e via delle Gabbiane dove complessivamente sono state messe a dimora quasi 12mila piante tra alberi e arbusti.
Sono inoltre in fase di realizzazione interventi di depavimentazione, come quello dell’Oasi di via Metastasio che punta a sostituire le parti esistenti impermeabili con delle aree permeabili attraverso l’uso di Nature Based Solution.
Inoltre sul territorio si pratica tre volte l’anno il “mulching”, un’azione di sfalcio con trinciatura della biomassa sminuzzata e lasciata in loco per formare una lettiera ricca di sostanza organica che aumenta la fertilità dei suoli. Questo avviene in particolare in una zona in cui è bandita qualsiasi forma di produzione agricola a sud dello stabilimento Caffaro.
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Bergamo – Cli.C. Bergamo!
Nell’ambito della STC Cli.C. Bergamo! sono previsti alcuni interventi di depavimentazione, due nel Comune di Bergamo e due nei Comuni del Parco dei Colli. Tra questi vi è quello previsto sul Torrente Morla nel Comune di Ponteranica. L’azione, rendendo nuovamente permeabile il suolo, concorre all’aumento del drenaggio urbano, alla messa in sicurezza dai fenomeni atmosferici di elevata intensità, all’aumento del capitale naturale e della biodiversità.
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Mantova – ACE3T
Nell’ambito della Strategia ACE3T, nel Parco del Mincio verranno realizzati interventi di forestazione che avranno ricadute positive anche sulla qualità dei suoli, in termini di permeabilità, riduzione degli effetti erosivi, maggiore fertilità, riduzione dei nitrati e concorrono all’attuazione del Contratto di Fiume Mincio, ampio accordo di programmazione per il miglioramento della qualità delle acque del fiume, e all’incremento della resilienza al cambiamento climatico. Tali interventi costituiscono una delle principali e concrete azioni per l’abbattimento della CO2.
Un ampio intervento di forestazione nell’area tra Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia è finalizzato al miglioramento delle formazioni forestali esistenti e alla realizzazione di nuovi impianti di specie autoctone. Verranno qui messe a dimora 1600 piante arboree e 400 arbusti. Un secondo intervento è previsto all’interno di un’area agricola periurbana in concessione alla Società Canottieri Mincio di Mantova, a disposizione per attività sportive e ricreative. L’area adiacente alla Riserva Naturale Valli del Mincio vedrà la realizzazione di fasce di vegetazione arborea e arbustiva per un totale di 280 piante.
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Comunità Montana Valli del Verbano (Varese) – Bosco Clima
Una delle Strategie proposte per perseguire l’obiettivo di tutela del suolo è l’istituzione di aree protette. Il progetto Bosco Clima prevede l’istituzione di una nuova area protetta, un PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) presso la Torbiera di Mombello. L’area interessa una superficie di circa 135 ettari, ripartiti tra i Comuni di Laveno Mombello e di Leggiuno. I due Comuni e la Comunità Montana Valli del Verbano hanno recentemente stipulato un accordo tra Pubbliche Amministrazioni per coordinare l’iter di approvazione e la stesura del Piano pluriennale degli interventi, prodotto programmatico dell’attività a breve termine dell’area protetta.
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Monza Brianza – La Brianza Cambia Clima
Nell’ambito della STC La Brianza Cambia Clima sono stati realizzati e terminati diversi interventi di riqualificazione a Bovisio Masciago, come quello della zona adibita al mercato settimanale, tra via Paganini e Corso Milano, nella zona a Sud della città. L’area, di circa 1 ettaro, a causa della sua conformazione strutturale e all’uso di materiali ad alta impermeabilità, risultava fortemente sensibile all’accumulo di calore e particolarmente propensa all’allagamento. L’intervento ha considerato una riqualificazione sia in termini funzionali che ambientali in ottica di adattamento ai cambiamenti climatici. È stato dunque creato qui uno spazio verde per il gioco, lo svago e le attività di ristoro e, per l’aumento della resilienza e il miglioramento delle performance in termini ambientali si è in parte de-impermeabilizzata la superficie asfaltata, rimessa a prato l’area che era occupata da una tribuna, realizzati sistemi di drenaggio delle acque meteoriche (SuDS – Sustainable Drainage Systems) e piantate nuove alberature ad alto fusto, capaci di generare barriere naturali, significative zone d’ombra e contribuire ad una calmierazione di ondate di calore durante la stagione estiva e all’assorbimento di polveri sottili e inquinanti.
Da un lato i nuovi sistemi di drenaggio urbano sostenibili permettono di ridurre gli effetti idrologici-idraulici dell’impermeabilizzazione, migliorare la qualità delle acque, fortemente alterata dagli inquinanti diffusi, e dall’altro integrare il design del verde nella città migliorando il paesaggio urbano e il microclima. Si tratta di piccoli “rain garden” in grado di trattenere e disperdere le piogge.
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